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Snowden: i governi ci spiano attraverso Angry Birds (e altre app)

Snowden: i governi ci spiano attraverso Angry Birds (e altre app)
Laura Ceridono

Laura Ceridono

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Le app ci spiano? Angry Birds può comunicare all’agenzia di sicurezza nazionale dove ci troviamo e cosa stiamo facendo? Rovio, autore di Angry Birds, ha negato ogni coinvolgimento nella vicenda. Ma rimane, ancora una volta, la sensazione che “lassù” qualcuno ci osserva…

Alcuni documenti recentemente divulgati da Edward Snowden hanno rivelato che la NSA, l’agenzia di intelligence degli Stati Uniti, e il suo omologo britannico (GCHQ) raccolgono dati sensibili sugli utenti attraverso applicazioni mobili molto popolari come Angry Birds, Flickr, Facebook o Google Maps. Le informazioni raccolte includerebbero dati quali età, sesso, orientamento politico e dati sulla posizione geolocalizzata.

Precedenti documenti divulgati in passato avevano già rivelato l’entità della raccolta dei dati personali da parte dell’NSA.

Le nuove rivelazioni mostrano quello che sembra essere un vivo interesse, da parte dell’intelligence britannica, per la raccolta dei dati provenienti dagli smartphone. “Entro il 2015, fino al 90% del traffico Internet proverrà da dispositivi mobili. Più di 200 solo le applicazioni iPhone che rilevano la posizione geografica degli utenti”, come si legge in un documento del GCHQ.

Le agenzie per la gestione della pubblicità su cellulari sarebbero i responsabili della raccolta dei dati personali provenienti da applicazioni popolari come Angry Birds. I pennuti arrabbiati sarebbero il cavallo di Troia per le spie inglesi? Rovio, società finlandese che realizza Angry Birds, ha fatto sapere oggi di essere all’oscuro di queste attività di raccolta dati.

Ma molte domande rimangono senza risposta. Non è chiaro da quale paese e quante volte le informazioni siano state raccolte da  NSA e GCHQ e come le agenzie di sicurezza riescano a ottenere questi dati senza che gli sviluppatori delle app si accorgano dell’intrusione. E l’enorme quantità di dati raccolti, è utile nella lotta contro il terrorismo o serve solo a terrorizzare gli utenti?

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