Pubblicità

Articolo

Gamescom 2012, secondo giorno: FIFA 13 hands on

Daniel Barranger

Daniel Barranger

  • Aggiornato:

Nel secondo giorno della fiera sono state aperte le porte al pubblico. Alle 10 di mattina erano tantissimi i videogamer che sono scattati su quello che sembrava essere il tartan delle Olimpiadi di Londra, lanciati verso i booth dei giochi più popolari. Gli stand di Borderlands 2, Call of Duty: Black Ops 2, Sim City e tanti altri sono stati presi letteralmente d’assalto, con file chilometriche che serpeggiavano per il Gamescom.

La Palma d’Oro per l’attesa più lunga, però, sembra essersela guadagnata FIFA 13. Come dar torto ai fan? E anche noi, da appassionati di calcio da piede e da pad, siamo andati al booth EA per assistere alla presentazione e giocare all’attesissimo titolo. Le nostre impressioni? Tante e molto dettagliate!

FIFA 13

Il gioco di calcio più venduto del 2012 continua a stupire, anche se forse non dovrebbe più farlo, dato che ogni anno continua a migliorasi, e non di poco. Come aveva già annunciato Alessandro in questo post, le innovazioni del gameplay sono molte: First Touch Control, Dribbling e IA su tutte. Ma FIFA 13 si aggiorna anche in continuazione con i dati del mondo reale, li integra tanto nel commento tecnico quanto nel gioco e aggiunge nuove modalità.

Gameplay

Il First Touch Control, o controllo di prima, era stato annunciato come la caratteristica più importante del nuovo FIFA. E probabilmente lo è, soprattutto perché già dalla prima palla ricevuta ti renderai conto di quanto influisce sul gameplay in generale. Palle alte, basse o mezza altezza, forti o deboli, pressione dell’avversario: sono tutti fattori che cambiano completamente il controllo della sfera, come nel calcio giocato.

È scontato che Messi riesca a stoppare la palla meglio di, per dire, Rosi. Ma anche i migliori sbagliano, così che non dovrai solo calibrare la direzione del passaggio ma anche l’ intensità con maggior attenzione. Con grande sorpresa, ciò non sembra tuttavia compromettere la difficoltà del gioco, quantomeno dei videogamer più familiari col titolo EA.

Ad eccezione di Sensible Soccer e Kick Off, per anni siamo stati abituati a vedere il pallone come di proprietà del calciatore che portava avanti la sfera. In FIFA 13, nella fase di controllo, la palla è adesso staccata dal corpo e un passaggio o anche un movimento mal calibrato possono permettere alla squadra avversaria di spezzare l’azione e riversarsi in attacco.

Tutto questo non sarebbe stato possibile senza risolvere i problemi dell’Impact Engine. A confronto con quello visto adesso, il motore di FIFA 12 appare come una versione Beta. I baci tra calciatori, le capriole impossibili e i ripetuti scontri che formavano grovigli di gambe sembrano rimossi. Il corpo a corpo tra due avversari o il difensore che protegge la palla dall’arrivo dell’attaccante appaiono molto più realistici. E la quantità di animazioni presenti in FIFA 13 è sconvolgente.

Se da una parte First Touch Control e i movimenti in corsa limitano il controllo della sfera, il dribbling è adesso più preciso e imprevedibile. E’ questa un’altra grande novità. Per scartare un avversario, spesso ci riducevamo in improbabili zigzag premendo L2 / LT per non far intervenire l’avversario, mentre nel calcio giocato non vediamo mai un calciatore cambiare continuamente di direzione.

In FIFA 13, la direzione del movimento e l’orientamento del corpo non sono più indissolubilmente legati. Possiamo dribblare lateralmente mentre continuiamo a guardare verso la porta avversaria, proprio come farebbe un Ronaldo o un Iniesta. Questo avviene per lo più automaticamente in funzione della posizione del difensore e di quella della porta. Adesso sarà quindi possibile dribblare più facilmente usando solo lo stick sinistro del pad, ma giocatori più avanzati potranno comunque esibirsi in divertenti trick usando lo stick destro, in stile FIFA Street.

Uno dei difetti di FIFA 12 erano i movimenti in attacco, la squadra non accompagnava la manovra e gli inserimenti erano decisamente scarsi e poco sincronizzati. EA ha raccolto il feedback dei fan e in FIFA 13 la differenza nei movimenti senza palla dei tuoi compagni è evidente. L’IA in attacco è forse una delle migliorie più attese e più importanti del gioco, soprattutto per chi è abituato a giocare da solo.

L’unico dubbio riguarda la facilità nel “bucare” la difesa avversaria, che ci è sembrata un po’ eccessiva. I movimenti dei compagni aiutano molto l’esecuzione di passaggi in profondità e, se unito al nuovo sistema di dribbling, il risultato potrebbe essere quello di avere partite con punteggi più alti.

Modalità

Essere sempre aggiornati è fondamentale in qualsiasi media, e allora perché non introdurlo in un gioco di calcio? In FIFA 13, ogni settimana verranno rilasciati aggiornamenti con gli stati di forma, gli infortuni, squalifiche e notizie che si rifletteranno direttamente nel gioco, tanto sul campo quanto nel commento tecnico.

Il MatchDay punta così a rendere la tua copia del gioco sempre attualizzata. Accanto al valore della squadra e di ogni singolo giocatore vedrai frecce rosse o verdi con i punti persi o guadagnati a seconda dello stato di forma. Se Klose viene valutato poco a inizio campionato, ma segna una tripletta ed è in un momento di forma strepitosa, non dovrai aspettare l’update di febbraio per vedere salire il suo punteggio. Lo stesso per una squadra che aspirava a un posto in Champions e che sta adesso lotta per non retrocedere. In ogni momento, comunque, puoi annullare l’update e tornare ai valori iniziali di FIFA 13.

Dall’altra parte, il commento tecnico diventa più vario e divertente (e con un’atmosfera da stadio più coinvolgente). Nella presentazione abbiamo rivissuto l’ultima giornata di Premier League, dove il telecronista tesseva le lodi di un Agüero che aveva segnato 22 gol e parlava della necessità di vittoria per vincere lo scudetto.

Nelle stagioni testa a testa di FIFA 13 la grande novità è la possibilità di giocare partite 2 vs 2. Ma anche la conquista di titoli per ogni promozione raggiunta (con bacheca annessa), il salvataggio della formazione e della tattica usate nelle stagioni e l’opzione per impedire partite contro la stessa squadra. Se poi la promozione ti sembrava un traguardo insufficiente, adesso è stato aggiunto un obiettivo che ti permette di superare il livello minimo per avanzare di categoria.

Ad arricchire la vasta offerta di gioco di arrivano anche gli Skill Games. FIFA 13 è adesso un gioco basato sulla fisica e gli oggetti di questa modalità sono qui a confermarlo. Nei giochi di abilità dovrai dribblare pali, colpire obiettivi, centrare contenitori e tanto altro. Suddivisi in tre quadri (bronzo, argento e oro), composti da otto livelli l’uno, sono un ottimo esercizio propedeutico al dominio del pallone e del calciatore. E che potrai provare anche mentre aspetti il caricamento della partita, al posto della “classica” arena.

La modalità carriera potrà essere giocata anche con squadre internazionali, ma solo dopo aver raggiunto una buona reputazione a livello di club. Adesso potrai decidere se l’Italia è una squadra da 3-5-2 o no, se convocare un giovane talento o lasciare Bonucci a casa.

L’Ultimate Team è stato completamente ridisegnato e dotato di un’interfaccia più simile al resto del gioco e più intuitiva. Potrai giocare in stagioni suddivise in cinque divisioni, tanto offline quanto online.

E, dulcis in fundo, i punti esperienza acquisiti in FIFA 12 non andranno persi ma si sommeranno a quelli guadagnati in FIFA 13 e ti permetteranno di sbloccare nuove funzioni come esultanze, kit retro della tua squadra e di comprare partite extra per il tuo campionato.

Nonostante le parecchie novità, FIFA 13 non è così distante dal gioco dell’anno precedente, almeno non tanto quanto FIFA 12 lo era dall’11. Per molti versi, però, questo è ancora meglio, ci è voluto un po’ per abituarci al titolo del 2012 e i cambiamenti erano così numerosi che sembravano un po’ prematuri, o quantomeno che avessero bisogno di essere perfezionati.

In FIFA 13 è questo che avviene: l’Impact Engine, ad esempio, è stato ripulito dei numerosi bug ed esteso più uniformemente a tutto il sistema di gioco e i contrasti corpo a corpo sono stati resi più reali. I nuovi Controllo di Prima e Dribbling sono poi due caratteristiche che riescono a dare quell’imprevedibilità tipica del gioco del calcio e l’IA migliorata non è che la ciliegina sulla torta.

Se nel titolo dell’anno scorso era la fisica di gioco a fare da padrone, in FIFA 13 sono l’imprevedibilità e la varietà del calcio reale a essere rappresentate, soprattutto grazie all’impressionante quantità di animazioni/movimenti possibili e alle differenze tra giocatori. Il livello simulativo raggiunto è impressionante ma non per questo diverte meno, anzi!

Daniel Barranger

Daniel Barranger

Le ultime novità da Daniel Barranger

Linee guida editoriali