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Facebook ha comprato WhatsApp. Ma tranquilli, non cambierà niente. O no?

Facebook ha comprato WhatsApp. Ma tranquilli, non cambierà niente. O no?
Laura Ceridono

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Questa mattina il mondo della tecnologia si è svegliato con quella che è destinata ad essere una delle notizie più importanti del 2014: Facebook ha comprato WhatsApp per 16 miliardi dollari (più altri 3 in stock options).

Il social network per eccellenza ha da pochissimo compiuto 10 anni, e Mark Zuckerber ha deciso di festeggiare comprando il servizio di messaggeria più grande della storia. Tanto per capire la portata dell’acquisto, il volume dei messaggi scambiati su WhatsApp è equivalente a tutti gli SMS inviati in tutto il mondo.

Dopo aver rilevato Instagram nel 2012, Facebook punta ora ancora più in alto, e vuole affermarsi come il leader indiscusso della comunicazione digitale. Ma cosa cambierà per gli attuali 450 milioni di utenti di WhatsApp?

Dalle pagine del blog ufficiale di WhatsApp, Jan Koum, CEO della società ha dichiarato: “Ecco cosa cambierà per i nostri utenti, niente. WhatsApp rimarrà autonoma e opererà in maniera indipendente“. Tutto prosegue come prima, insomma.

Koum ha aggiunto anche che: “la pubblicità non interromperà mai le vostre comunicazioni. Non avremmo firmato l’accordo se fossimo stati costretti a modificare i principi basilari che saranno sempre alla base della nostra società, della nostra visione e del nostro prodotto“.

Ma è difficile credere che Facebook non abbia sviluppato una strategia alternativa per monetizzare a medio termine un servizio per il quale ha sborsato una cifra così ingente. Cosa ci riserva il futuro? Stickers, chiamate a pagamento, opzioni premium? Oppure la grande acquisizione di WhatsApp non è altro che una versione moderna e riveduta del gattopardesco “Se vogliamo che tutto rimanga com’è, bisogna che tutto cambi”?

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